Orgoglio italiano

I nostri eroi sono personaggi famosi e persone comuni che rendono l'Italia un posto migliore in cui vivere.

PAOLA CORTELLESI

Paola Cortellesi è riconosciuta come una delle figure più poliedriche della storia dello spettacolo italiano. È un’attrice, comica e regista. Nel 2023, Paola ha realizzato il film “C’è ancora domani”, che non solo è diventato il film italiano di maggior incasso del 2023, ma affronta con efficacia il tema della violenza contro le donne, attingendo alle esperienze della nonna e della bisnonna vittime della violenza contro le donne, problema ancora diffuso nella società italiana.

«Da bambina ricordo le storie che mia nonna e la bisnonna mi raccontavano di altre donne che vivevano nello stesso cortile del loro quartiere, donne come Delia che subivano violenze, magari da parte dei mariti o dei parenti», racconta Cortellesi. . “Ciò che mi ha scioccato è stato come questa tragica cosa fosse considerata normale. Per queste donne faceva parte della vita di tutti i giorni”.

“Le cose sono cambiate, abbiamo fatto progressi, ma in alcuni ambienti c’è ancora una mentalità tossica. Il femminicidio è ancora un problema in Italia. Secondo un recente studio, ogni 72 ore una donna viene uccisa da un uomo, spesso un ex compagno, che non accetta di essere stato lasciato”, ha detto Cortellesi.

NANCY PELOSI

Nancy Pelosi, leader del Partito Democratico negli Stati Uniti per oltre 30 anni, è nata a Baltimora, nel Maryland. Sua madre è nata in Molise, mentre i nonni di Nancy e suo marito Paul sono nati in Abruzzo, Venezia, Genova, Campobasso, Toscana, Potenza e Sicilia. Pelosi aveva 39 anni quando entrò in politica per la prima volta come membro della Camera dei Rappresentanti. Alla fine, è diventata la prima donna portavoce della Camera dei Rappresentanti, posizionandosi la seconda nella linea di successione alla presidenza.

Pelosi si è rivolto più volte alla Camera dei Deputati italiana. Il suo messaggio per l’Italia ha sempre sottolineato l’importanza dell’impegno delle donne nella politica locale, provinciale e nazionale, indipendentemente dall’età. Sia che le donne partecipino attivamente alla politica o semplicemente votino per politici che hanno a cuore il benessere futuro dei nostri figli, ciò che conta per lei è che facciano sentire la loro voce e partecipino attivamente al processo decisionale politico.

Pelosi non è solo una donna politica di spicco negli Stati Uniti, ma è anche un modello per le donne di tutto il mondo che scelgono di sostenere organizzazioni di attivismo sociale, impegnarsi nella politica locale o addirittura lavorare per essere informate a livello elettorale.

EMANUELA TARASCO, REBECCA RAHO E CATERINA FAVELLA

Emanuela Tarasco, Rebecca Raho e Caterina Favella sono studentesse di Product Design allo IED Milano. Hanno fondato l’organizzazione Jelter per la necessità di affrontare uno dei problemi più importanti, ma purtroppo ancora relativamente sconosciuti: le microplastiche. Emanuela, Rebecca e Caterina hanno creato Jelter per pulire i mari dalle microplastiche attraverso un sistema di boe che filtreranno autonomamente ed efficacemente le acque inquinate.

ELODIE

Elodie è una cantante, attrice, modella e sostenitrice dei diritti umani, particolarmente impegnata nella lotta alla discriminazione contro la comunità LGBT e nella difesa dei diritti delle donne. Elodie si esprime spesso contro i politici di estrema destra che minano i diritti umani delle persone e cercano di seminare odio tra gli italiani. In risposta alle posizioni offensive e divisive di Giorgia Meloni e dell’estrema destra italiana, Elodie ha detto: “Giorgia Meloni sembra una persona del 1922 e non credo che rappresenti un approccio progressista e inclusivo alla politica italiana. La sua retorica nazionalista e populista crea divisioni e promuove un’ideologia che nega i diritti delle minoranze e alimenta l’odio verso gli immigrati”. Elodie è davvero un’eroina e un tesoro per l’Italia.

LILLI GRUBER

Nel 1982 Lilli Gruber inizia la sua carriera giornalistica come conduttrice principale del TGI, il principale telegiornale televisivo di Rai Uno, e nel 1988 diventa corrispondente politica della RAI. Nel 2004, Gruber si è dimessa dal suo incarico alla RAI per protestare contro l’influenza di Berlusconi sui media controllati dallo stato.

Gruber non ha paura di evidenziare i problemi della società italiana per sensibilizzare le persone sulla loro responsabilità nel promuovere una società senza discriminazioni e per ricordare ai politici il loro obbligo di emanare leggi che proteggano efficacemente le donne dalla discriminazione e dalla violenza.

Durante un’apparizione al programma di Massimo Gramellini, “In Other Words”, la Gruber ha discusso di tendenze sociali più ampie che percepisce come allarmanti. Lei ha espresso preoccupazione per l’escalation di aggressività e frustrazione nelle persone, in particolare tra le generazioni più giovani. Gruber è profondamente preoccupata per la regressione dei diritti delle donne dovuta ad atteggiamenti e pratiche di machismo profondamente radicati.
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